San Miniato… La nostra città, un nome che pronunciamo chissà quante volte in un anno! Ma vi siete mai domandati chi era San Miniato? Ecco la storia del Santo Miniato, primo martire di Firenze.
Primo martire di Firenze
Venerato dalla chiesa cattolica come primo martire di Firenze, le sue origini sono ancora incerte; infatti nella storia si susseguono alcune teorie: che fosse un soldato romano, un re armeno di passaggio a Firenze intorno al 250, periodo in cui vigevano le persecuzioni cristiane dell’imperatore romano Decio, oppure un umile cittadino.
L’unica cosa certa è che Miniato si rifiutò di venerare gli dei Pagani e per questo venne condannato alla tortura. La leggenda ci narra che, durante il suo supplizio, accaddero molti miracoli tra i quali l’invulnerabilità al fuoco, dopo essere riuscito a fuggire da un forno arroventato dove vi era stato introdotto per essere bruciato vivo, la liberazione da alcuni ceppi che gli stavano dilaniando il corpo e il fatto di essere riuscito ad ammansire (o uccidere) con il solo segno della croce un leone che doveva sbranarlo all’interno dell’anfiteatro di Firenze (oggi non più visibile, ma si possono trovare tracce tra piazza dei Peruzzi, via dei Bentaccordi e via Tòrta).
Storia della decapitazione del Santo Miniato
Nonostante tutto però i soldati romani non si dettero per vinti e alla fine decisero di decapitarlo. Successe però un fatto ancora più straordinario… Sempre secondo la leggenda, il santo si rialzò poco dopo, prese sotto braccio la sua testa e si recò sul Mons Florentinus dove morì. In quel luogo oggi sorge la bellissima chiesa di San Miniato al Monte che dall’alto domina la vallata della città di Firenze.
Ovviamente questa è una delle leggende più conosciute ma, come accade con molti altri santi, le storie del Santo Miniato relative alle sue origini sono ancora oggi oggetto di dibattito.
San Miniato viene definito anche martire cefaloforo (santi appunto che raccolgono la propria testa dopo la decapitazione) e si festeggia il 25 ottobre.