Spesso, quando i turisti (o anche gli stessi Toscani) sentono parlare di San Miniato lo ricollegano all’Abbazia di San Miniato al Monte, una bellissima basilica situata in una delle colline più alte di Firenze.
Ma non a caso la nostra città ha lo stesso nome, questo perché sono collegate entrambe al culto del primo protomartire Fiorentino, ovvero San Miniato. Come vi abbiamo già raccontato in un nostro precedente post, Miniato fu un martire che venne condannato alla tortura durante il periodo delle persecuzioni cristiane da parte dell’imperatore romano Decio. Leggenda narra che durante il suo supplizio accaddero molti miracoli che lo salvarono da morte certa, salvo poi essere infine decapitato e, una volta rialzatosi e preso la sua testa sotto braccio, si avviò verso il Mons Florentinus (luogo dove oggi sorge l’abbazia) e lì morì.
In questo luogo venne quindi fatto erigere inizialmente un santuario e successivamente una cappella per contenere le reliquie del Santo Miniato. Con il passare del tempo però l’edificiò venne abbandonato a sé stesso e fu grazie al vescovo fiorentino Ildebrando che si decise di costruire l’attuale abbazia il 27 aprile 1018.
Gli esterni della Basilica di San Miniato al Monte
L’esterno della basilica di San Miniato al monte è uno degli esempi più belli di Romanico Fiorentino e venne realizzata intorno all’XI secolo: i colori che si alternano sono principalmente il bianco del marmo di Carrara e il verde del marmo di Prato (chiamato anche Serpentino) e nel mosaico centrale vi è rappresentato Cristo tra la Vergine e San Miniato. Il campanile che si può ammirare sulla sinistra, realizzato nel 1207, ha uno stile decisamente diverso e venne usato durante l’assedio di Firenze del 1530 come magazzino per l’artiglieria: essendo preso di mira dai nemici, venne incaricato l’artista Michelangelo Buonarroti di realizzare una specie di “materasso” che correva tutto intorno (ricavato dall’unione di 1800 balle di lana) per proteggerlo dagli attacchi.
Gli interni della chiesa di San Miniato al Monte
All’interno la chiesa di San Miniato al monte ha una forma particolare: il coro e il presbiterio sono rialzati sopra la cripta e quest’ultima è la parte più antica dell’abbazia dove, secondo la leggenda, sono custodite le ossa di San Miniato. Un altro bellissimo luogo che si trova all’interno dell’abbazia è la Cappella del Cardinale del Portogallo, costruita in memoria del Cardinale Giacomo di Luisitania, che morì mentre si trovava di passaggio a Firenze nel 1459: la cappella e la scultura funebre furono progettate da Antonio e Bernardo Rossellino, alcuni affreschi e la pala d’altare (l’originale oggi si trova alla Galleria degli Uffizi) vennero realizzati dai fratelli Antonio e Piero del Pollaiolo e il soffitto in terracotta invetriata da Luca della Robbia.
Sul pavimento della basilica si trova ancora oggi un’antichissima meridiana solstiziale risalente al 1207 e all’esterno dell’abbazia di San Miniato al monte si trova il bellissimo cimitero monumentale delle Porte Sante.