Percorrendo la Tosco Romagnola da San Miniato in direzione Ponte a Elsa è possibile trovare sul lato sinistro della strada un piccolo sito archeologico, e niente ci farebbe pensare che secoli fa in quel posto sorgesse uno dei luoghi più importanti dell’intera area: stiamo parlando di Vico Wallari (successivamente borgo San Genesio) antichissimo villaggio di origine longobarda.
Il nome Vico Wallari è un toponimo composto dalle parole Vicus “villaggio” e probabilmente da un nome di persona di origini germaniche Walah e Hari. Il luogo dove sorgeva il villaggio si trovava in pianura ed aveva un’ottima posizione strategica in quanto vi passavano vicini sia il fiume Arno che il fiume Elsa, la via Quinctia in epoca romana e successivamente la via Francigena.
Nel villaggio si trovava anche una chiesa attorno alla quale si sviluppò il villaggio e che successivamente venne ampliata di notevoli dimensioni, divenendo poi una delle pievi più importanti della Toscana dedicata a San Genesio, attore romano e martire per mano dell’Imperatore Diocleziano.
La prima documentazione relativa alla chiesa di San Genesio a Vico Wallari risale intorno al 715, quando fece da cornice ad un evento storico: al suo interno, e alla presenza dei vescovi di Fiesole, Pisa, Firenze e Lucca e al notaio di re Lituprando, fu pronunciato un giudizio definitivo sulle contese territoriali tra il vescovo di Arezzo e quello di Siena e venne scelto proprio Borgo San Genesio in quanto territorio “neutro” e facilmente raggiungibile.
Il Borgo di San Genesio e la nascita della Lega Toscana
Il borgo di San Genesio venne ricordato anche dal vescovo Sigerico intorno al 990 come la XXII tappa della Via Francigena e qui vi si tennero anche Diete Imperiali indette dall’imperatore Enrico III e Federico Barbarossa. Uno degli eventi più importanti che vi si tennero fu la nascita della Lega Toscana (o Lega Guelfa) conosciuta come “Lega di San Genesio”, un giuramento in difesa della parte guelfa da parte dei delegati delle città di Lucca, Firenze, Siena, San Miniato e Volterra nel 1197 ai quali poi si aggiunsero anche altre città Toscane.
Il villaggio cominciò a spopolarsi intorno al 1200, quando i suoi cittadini cominciarono a spostarsi verso il borgo di San Miniato che nel frattempo stava iniziando ad acquisire notevole importanza grazie agli Imperatori Tedeschi. Successivamente si decise di far traslare il fonte battesimale nell’attuale Cattedrale che insieme ad esso acquisì anche il titolo di San Genesio.
Il borgo infine venne definitivamente distrutto intorno al 1248.
Oggi, grazie agli scavi archeologici, sono state riportate alla luce importanti testimonianze della presenza del borgo come monete, monili, utensili vari e i resti della stessa pieve.