Se ci rechiamo a San Miniato, in piazza del Popolo, e ci soffermiamo ad osservare la facciata della Chiesa di San Domenico, ci accorgiamo di una piccola porta in ferro battuto sul lato sinistro della chiesa.
Entrando in quel luogo, facciamo un salto temporale di qualche secolo e ci ritroviamo a percorrere quel luogo chiamato Via Angelica.
La Via Angelica è un sentiero che in antichità veniva percorso dai contadini che, dalle campagne, dovevano raggiungere il centro storico di San Miniato. Questo luogo è rimasto come sospeso nel tempo, grazie a tre luoghi che mantengono una bellezza unica grazie a meravigliosi affreschi e decorazioni che risalgono a periodi compresi tra il XIV e il XVIII secolo. Questi ambienti sono collocati al di sotto della Chiesa di San Domenico (già dei Santi Jacopo e Lucia)
Nella prima sala possiamo ammirare alcuni affreschi rappresentanti San Pietro, l’Annunciazione e sul soffitto una rappresentazione dei Quattro Evangelisti attribuita a Jacopo di Cione, famoso artista fiorentino e fratello di Andrea (conosciuto meglio come Orcagna), Nardo e Matteo di Cione.
L’Oratorio di Sant’Urbano
Nel secondo ambiente della Via Angelica, troviamo l’Oratorio di Sant’Urbano, chiamato così in quanto vi si riunivano i seguaci della compagnia di Sant’Urbano. Nella cappella possiamo ammirare meravigliosi affreschi rappresentanti la vita di Cristo, alcuni Santi Domenicani, un ciclo trecentesco di affreschi tra cui riconosciamo Sant’Urbano che sorregge le immagini dei Santi Pietro e Paolo, scene del Giudizio Universale e un altro ciclo settecentesco con la Via Crucis. E’ interessante soffermarsi ad osservare le differenze stilistiche che si susseguono sulle pareti. Il crocifisso ligneo che si trova in fondo alla stanza veniva venerato dai fedeli contro le calamità naturali e non ha più le braccia perché si narra che, in periodo di guerra, venne spostato per salvarlo dalla distruzione: è stato proprio durante questi spostamenti che i due arti sono andati perduti.
La Cappella di San Pietro Martire
L’ultimo ambiente che troviamo è la Cappella di San Pietro Martire. Altri interessanti affreschi si susseguono sulle parteti ma purtroppo la sala è stata oggetto di pesanti modifiche che hanno distrutto la maggior parte delle decorazioni originali. Si possono ancora intravedere però alcuni resti quali i busti dei quattro evangelisti, un’immagine di San Domenico e alcune scene della Passione di Cristo.
La Via Angelica mantiene ancora quell’aurea religiosa di calma e di pace nonostante la città di San Miniato viva la sua modernità. Dovrebbe essere l’ennesimo passaggio per raggiungere i famosi Vicoli Carbonai, ma è ancora in fase di restauro per poter rendere percorribile l’ambiente.