Scendendo dal convento di San Francesco per recarsi in piazza Bonaparte, vi è uno svincolo tra via Angiolo del Bravo e via Pietro Rondoni: sul palazzo centrale, oltre al bellissimo crocifisso dell’artista Dilvo Lotti, si trova anche un grande pezzo di marmo bianco. Vi siete mai chiesti cosa fosse? Si tratta della statua, ormai distrutta, della Granduchessa Maria Maddalena d’Austria che un tempo si trovava nell’attuale Piazza della Repubblica (oggi conosciuta come Piazza del Seminario). Ma perché proprio a San Miniato si trovava una statua dedicata a lei?
Il Vicariato di San Miniato
Maria Maddalena d’Austria sposò il Granduca della Toscana Cosimo II De’Medici e, in seguito alla prematura morte del marito, ereditò anche il governo del Vicariato di San Miniato. Nel 1622 visitò la città insieme ai figli, e qui vi risiedette per due giorni nel Palazzo Grifoni, dove si adoperò affinché la cittadina acquisisse il titolo di Diocesi. Maria Maddalena riuscì dove tanti avevano fallito: il 5 dicembre 1622, Papa Gregorio XV attribuì la tanto desiderata nomina di Diocesi a San Miniato! La innalzò al rango di Città (prima di questo evento aveva il titolo di “Castello di San Miniato“), consacrò a Cattedrale l’antica Pieve collegiata di Santa Maria Assunta e San Genesio e vi costruì la sede Vescovile. Nel maggio 1624 venne nominato il primo vescovo, Monsignor Francesco Nori.
I Samminiatesi, per onorare e ringraziare la Granduchessa, decisero di farle erigere dall’artista Antonio Susini una statua di marmo in Piazza della Cittadella (oggi Piazza della Repubblica/Piazza del Seminario).
Napoleone in Italia
Con l’entrata di Napoleone a Firenze e l’esilio del Granduca Ferdinando III, venne ordinato ai soldati di distruggere ogni stemma, simbolo ed effige della famiglia Medici e Asburgo-Lorena. Questa furia distruttiva non risparmiò nemmeno la statua di Maria Maddalena d’Austria a San Miniato, che venne legata con una corda, gettata pesantemente a terra e distrutta dai soldati francesi. Era il 1799. I resti vennero abbandonati in un fosso nelle campagne di San Miniato e vennero ritrovati dopo la seconda guerra mondiale.
Il marmo bianco di Maria Maddalena d’Austria
Ad oggi è possibile ammirare ancora questo grande pezzo di marmo che riposa all’ombra delle case di San Miniato. Se vi soffermate ad osservarla è ancora possibile vedere i drappeggi di quello che una volta era l’abito della Granduchessa Maria Maddalena d’Austria e magari provare ad immaginare come sarebbe potuta essere: racconti storici ci narrano che la grande figura della duchessa era alta circa due metri e nella mano destra stringeva uno scettro. La mano sinistra invece era posata sulla testa di un leone (simbolo di San Miniato) che sorreggeva con una zampa lo stemma della famiglia Medici.